La categorizzazione


La tabella fornisce il quadro generale delle "categorie" in cui gli intestatari dei fascicoli sono stati divisi in base alle definizioni date dal compilatore del thesaurus. Ad esse è stato aggiunto il risultato delle prime due operazioni di confronto: la ricerca degli internati in Italia nel database generale presente su questo sito e la ricerca di tutti i nomi dei deportati dall'Italia nel nuovo sito realizzato dal Centro di documentazione ebraica contemporanea di Milano: I nomi della Shoah http://www.nomidellashoah.it/

L'osservazione di questi primi dati consente di verificare la mancanta corrispondenza, in molti casi, tra le informazioni che si desumono dai fascicoli fiumani e quelle che sono state trovate nei documenti conservati negli archivi italiani. Non è la prima volta che relativamente a singoli oi interi gruppi esaminati nel corso delle ricerche ci si trova di fronte a problemi del genere ; ad esempio, in molti dei fascicoli personali di ebrei stranieri internati conservati presso l'Archivio Centrale dello Stato di Roma, ci sono documenti che portano a ritenere che l'intestatario e, spesso, la sua famiglia, siano emigrati, mentre in realtà ciò non accade, come testimonia la presenza, nello stesso fascicolo, di altri documenti, in date successive, che provano la continuazione dell'internamento. Come si può notare dalla tabella, anche i fascicoli fiumani testimoniano di casi del genere, se pure non numerosi, almeno allo stato attuale delle ricerche.

Tuttavia le curiosità che i dati fanno nascere sono altre e, forse, più siginificative.

La prima riguarda lo scarto esistente tra il numero dei casi in cui il contenuto del fascicolo porta a ritenere che l'intestatario sia stato internato ed i risultati del confronto con il database generale dell'internamento in Italia presente sul sito.

La ricerca è ancora in corso, i dati già presentati non possono considerarsi definitivi, eppure è evidente che, sempre che le notizie contenute nei fascicoli fiumani corrispondano al modo in cui i fatti relamente si svolsero, il numero degli ebrei stranieri a qualsiasi titolo presenti a Fiume prima e/o durante la guerra di cui si documenta in qualche modo l'ingresso "nel regno" ed i cui nomi non sono stati, finora, rinvenuti tra gli internati è molto elevato.

La seconda riguarda, invece, la presenza in Italia, come internati, di 15 dei 29 ebrei stranieri che i documenti danno, invece, come internati nei campi istituiti dagli italiani (Kraljevika, Pag, Rab).In ogni caso l'impossibilità di stabilire quando i fascicoli siano stati aperti e la difficoltà di stabilire coerenti riferimenti cronologici, anche per molti dei fascicoli dei quali è stata effettuata la sintesi, potrebbero ingenerare errori nella ricomposizione delle varie sequenze che compongono le singole vicende.