Gli internati in Italia


Nell'elenco degli intestatari dei fascicoli fiumani sono stati identificati 938 nomi (vedi PDF) - 668 uomini, 270 donne - presenti nel database degli ebrei stranieri internati in Italia durante il periodo bellico. Di 913 di essi risulta con certezza l'internamento, mentre 23 sono nomi di ebrei - 17 uomini e 6 donne - internati in campi istituiti dagli italiani nelle zone annesse della Jugoslvaia che, dopo l'8 settembre del 1943, attraversarono l'Adriatico e trovarono rifugio e salvezza nel sud Italia liberato.
Tornando agli internti, si tratta, come si vede, di meno di un quarto delle persone delle quali la polizia fiumana si occupò a partire dalla metà degli anni trenta1 : per i rimanenti solo la lettura dei fascicoli potrebbe fornire qualche indicazione, se non sul destino, almeno su una parte - quella iniziale, presumibilmente - di ciascuna singola storia.

Nonostante ciò, l'osservazione dei dati riportati nelle tabelle presenti nelle pagine successive offre diversi spunti di riflessione , almeno nelle linee generali, su una parte importante della storia dell'internamento in Italia.

Due i piani delle informazioni aggiunte a quelle contenute dall'elenco.
Il primo riguarda la verifica dell'internamento in Italia: di ciascun internato sono state registrate l'ultima residenza prima dell'internamento, la prima e l'ultima sede di internamento con, in più, le informazioni relative al destino di ciascuno, per continuare e completare, quando possibile, la documentazione iniziale presente nel fascicolo.
Il secondo, riguarda la condizione degli intestatari dei fascicoli: quella di profugo entrato magari clandestinamente nella provincia del Carnaro di cui Fiume era capoluogo successivamente all'invasione della Jugoslavia, quella sempre di profugo, ma residente di lungo periodo o quella, infine, di ebreo straniero che avesse acquisito la cittadinanza dopo il 1° gennaio del 1919.

La mancanza, già fatta rilevare, dei dati anagrafici degli intestatari dei fascicoli, insieme alla grafia dei nomi in molti casi chiaramente distorta, ha posto numerosi problemi di identificazione. E' anche accaduto che per un nome presente negli elenchi fiumani, nel database principale ci fossero due o anche più omonimi e che non sempre le informazioni ad essi collegate potessero facilitare l'dentificazione. A queste difficoltà ha spesso sopperito, per converso, l'individuazione di interi gruppi familiari presenti nell'elenco, i cui componenti sono stati ciascuno guida all'identificazione dell'altro.

Resta, comunque, il rischio che i dati contengano una certa - si spera minima - percentuale di errori.



1 La data è desumibile da annotazioni contenute nelle sintesi di alcuni dei fascicoli esaminati