I profughi nell'Italia Meridionale: Dalla Jugoslavia Fort Ontario: Indice I profughi nell'Italia Meridionale: Internati in Italia

Adam Munz

Abbiamo vissuto in Belgio fino allo scoppio della guerra. Quando sono arrivati i tedeschi, avendo saputo quello che Hitler stava facendo nelle aree occupate, abbiamo raccolto le nostre cose siamo fuggiti in Francia, e lì siamo vissuti in clandestinità.
Nel 1943 eravamo nella Francia del Sud, occupata dagli italiani e qui siamo stati messi in condizione di residenza forzata per qualche tempo. Caduto il fascismo e arrivati all'armistizio dell'8 settembre, abbiamo saputo che gli Alleati erano sbarcati in Italia. Vedendo i soldati italiani che andavano via, abbiamo attraversato le Alpi.
Sì, circa 1200 persone hanno intrapreso il passaggio delle Alpi a piedi. Uomini, donne, bambini e tutti i bagagli che potevano trasportare, con il cibo da dividere, si sono impegnati ad attraversare le Alpi, probabilmente ripetendo un percorso che Annibale aveva intrapreso secoli prima.
E 'stato un viaggio pericoloso e verso l'ignoto, ma non c'era altro da fare, perché rimanere in Francia occupata dai tedeschi avrebbe significato una morte certa, e così siamo andati.
Arrivati in Italia ci siamo diretti verso sud e ci siamo fermati a Roma. Poco dopo i tedeschi occuparono la città, e siamo stati costretti alla clandestinità fino a quando non arrivarono gli alleati. A quel punto non c'era nessun posto dove andare. L'Europa era stata devastata, non avevamo più paese, quindi andare negli Stati Uniti è stato come partire per la Terra Promessa.

Della presenza, tra i profughi, di persone che avevano attraversato le Alpi da Saint Martin Vésubie a Cuneo e che poi si erano avventurate verso il sud dell'Italia parla anche Ruth Gruber in una intervista.

"In Italia erano entrate 1.200 persone fuggite da un villaggio sulla Riviera (Saint Martin Vésubie) Quando Mussolini è caduto hanno saputo che i nazisti stavano arrivando e, naturalmente, per loro sarebbe stata la fine. La gente che era stata storpiata a Dachau e Bergen Belsen e in qualche modo era riuscita a fuggire, ha preso le stampelle per camminare ed attraversare le Alpi. Le donne che avevano bambini da allattare mi hanno detto che quando il loro latte si è esaurito hanno allattato con il sangue. C'era una donna nelle ultime fasi della gravidanza. Ha dato alla luce un bambino la prima sera del viaggio attraverso le Alpi e ha continuato a piedi per tre giorni e tre notti, fino a raggiungere quella che tutti speravano fosse la salvezza: il versante italiano delle Alpi e i villaggi italiani.
Qui, però, si sono trovati in una zona già occupata dai nazisti e centinaia di loro sono stati immediatamente catturati e inviati ad Auschwitz. Gli altri, invece, sono stati nascosti nelle campagne da contadini e sacerdoti. Alcuni sono andati con i partigiani, altri sono arrivati fino a Roma, dove sono stati nascosti anche in monasteri e conventi.
Abbiamo avuto un centinaio, credo, sulla nostra nave di questi profughi che venivano dall'ovest."

I profughi nell'Italia Meridionale: Dalla Jugoslavia Fort Ontario: Indice I profughi nell'Italia Meridionale: Internati in Italia