a cura di Anna Pizzuti
La revoca della cittadinanza | Fiume ed Abbazia: Indice | La prima fase dell'internamento: giugno 1940 - aprile 1941 |
Il R. D. L. del 7 settembre 1938 imponeva a tutti i profughi ed a tutti gli ebrei stranieri (resi) apolidi presenti nel Regno di lasciare l'Italia entro il 12 marzo 1939. Nonostante le difficoltà, 3720 degli ebrei stranieri colpiti dal decreto riuscirono a rispettare questa data, stando, almeno, alle statistiche elaborate da Demorazza , ma ancor di più furono coloro che non vollero o che non riuscirono ad emigrare o, addirittura, che continuarono ad entrare in Italia, nonostante divieti e restrizioni. Sempre Demorazza valutava che i presenti al 5 maggio del 1941 fossero 4571 , ma la cifra reale era sicuramente più alta. A riprova di quanto le intenzioni delle autorità fasciste non si fossero concretizzate, basta osservare le cifre contenute nella tabella seguente, che riassume le presenze nella sola provincia del Carnaro tra il 1939 e la prima metà del 1940 .
Ebrei profughi | 144 |
Ebrei con cittadinanza straniera | 494 |
Ebrei resi apolidi | 355 |
Ebrei in possesso di cittadinanza ma che non risultano essere stati dichiarati apolidi | 238 |
Come si può notare, il numero dei profughi residenti è sicuramente basso rispetto a quello che nello stesso periodo poteva essere rilevato in altre città italiane, come ad esempio Milano e Genova. Evidenti, inoltre, le variazioni rispetto ai numeri ricavati dagli elenchi compilati tra la fine del 1938 e l'inizio del 1939. Tra le cause la possibile incompletezza della documentazione disponibile o le sovrapposizioni delle informazioni contenute nei vari elenchi, che hanno creato più di qualche dubbio sulla condizione da attribuire alle singole persone.
Ad ogni modo, per quanto non del tutto corrispondenti alla consistenza effettiva delle presenze, i numeri riescono ugualmente a dare l'idea di quale fosse la situazione nella provincia del Carnaro nel momento in cui, il 15 giugno del 1940, cinque giorni dopo l'entrata dell'Italia in guerra, per tutti gli ebrei stranieri, profughi ed apolidi, rimasti in Italia fu disposto l'internamento .
Per chiarezza di esposizione, la trattazione delle procedure e degli effetti dell'internamento sarà divisa in due fasi. Si considera come prima fase quella che va dal giugno del 1940 all'aprile del 1941. La seconda fase è quella che inizia con l'invasione della Jugoslavia . L'esame sarà completato dall'esposizione dei dati ad oggi conosciuti riguardanti i campi o le località in cui si trovavano gli internati provenienti dalla provincia del Carnaro immediatamente prima dell'8 settembre del 1943, nel momento in cui, con l'occupazione tedesca e la nascita della Repubblica di Salò, iniziò per gli ebrei la persecuzione finalizzata allo sterminio. Così facendo si cerca di rendere più precise le informazioni estraibili dai dati che si presentano, evidenziando - in base alla documentazione cui finora si è avuto accesso - prima l'effetto delle leggi razziali sugli ebrei stranieri che si trovavano nella provincia del Carnaro nel giugno del 1940 e, successivamente, la loro applicazione anche ai profughi che vi affluirono dopo l'inizio delle ostilità.
La revoca della cittadinanza | Fiume ed Abbazia: Indice | La prima fase dell'internamento: giugno 1940 - aprile 1941 |