Gli ebrei stranieri internati in italia provenienti da Bengasi

Il gruppo Bengasi era costituito da 302 ebrei stranieri, uomini, donne, bambini, provenienti da vari paesi, che in gran parte si erano rifugiati in Italia con il visto turistico, ma poi, nel maggio del 1940, temendo di essere espulsi, erano ripartiti per la Libia, dove pensavano di imbarcarsi illegalmente per la Palestina.
138 dei 302 partecipanti, originari prevalentemente dall'Austria, dalla Polonia e dalla Germania, provenivano da Trieste, gli altri da Milano, Genova, Fiume e Roma. Guidava il viaggio il giornalista Benno Marcus, che risiedeva in Italia già dalla metà degli anni trenta. A Bengasi vennero sorpresi dall'entrata in guerra dell' Italia, che pose fine alla navigazione civile. Mentre ancora attendevano la nave che era stata loro promessa, poterono godere dell'ospitalità degli ebrei di quella città, che li accolsero nelle loro case spesso assai modeste e li assistettero amorevolmente. La comunità israelitica mise a disposizione una somma piuttosto rilevante per la loro assistenza ed anche la Delasem di Genova inviò denaro. In seguito anche a Bengasi i profughi subirono la sorte dell'internamento, prima in una caserma militare, poi in una baraccopoli ai margini della città. La vicinanza del fronte, i movimenti di truppe nel porto, e il timore di bombardamenti furono probabilmente all'origine del ministero dell'Interno di ordinare il loro trasferimento a Ferramonti-Tarsia. Il 29 agosto furono imbarcati in una nave passeggeri ancora arredata come in tempo di pace, che, scortata da due siluranti, li portò a Napoli. All'arrivo in porto vennero accolti da un imponente schieramento di Polizia e ddi milizia che con loro grande costernazione li condusse nel famigerato carcere di Poggioreale. Qui dovettero attendere per ben tre settimane, soffrendo le consuete privazioni e tormentati dalla costante incertezza riguardo al proprio futuro, fino a quando non vennero trasferiti in Calabria scortati da agenti di polizia.
Il gruppo di ebrei stranieri proveniente da Bengasi è registrato come presente a Ferramonti il 29 settembre 1940. Alla fine del 1941 fu proposto ai gruppi familiari che ne facevano parte di scegliere tra tre località di internamento in varie regioni d'Italia e così molti lasciarono il campo.

Sintesi da KLAUS VOIGT, Il rifugio precario, gli esuli in Italia dal 1939 al 1945, LA NUOVA ITALIA,Vol.I, pp. 349-366, vol. II pp.30-31



Dal database: elenco degli internati provenienti da Bengasi.