Dopo il decreto di espulsione 1939

15 gennaio - Ministero dell' Educazione Nazionale -  circolare 532 - Applicazione disposizioni transitorie riguardanti studenti ebrei: consente agli studenti ebrei italiani e stranieri (meno i tedeschi) di passare da un corso all’altro, ma conferma il divieto di iscrizione a scuole di perfezionamento o speciali

2 febbraio -  Ministero dell'Interno, Demorazza a Ministero Affari Esteri - Oggetto Ebrei stranieri, istanze per autorizzazione a restare in Italia (minuta): In relazione alle disposizioni contenute nel RDL 17-11, sono pervenute molte istanze di ebrei stranieri dirette ad ottenere di poter continuare a risiedere in Italia oltre il termine fissato dall'art.24 del DL citato. Si comunica che questo ministero accoglierà solo quelle giustificate da comprovate necessità, quali, ad esempio, lo stato di salute dei richiedenti ed altre simili e potrà solo fare eccezione per quei casi che codesto on. min. riterrà segnalare per motivi di carattere internazionale.

20 febbraio - Ministero dell'Interno, Direzione Generale di Pubblica Sicurezza – intercettata dalla stazione radio di Roma AUT/TRO. Emessa da Parigi il 20-2-39, ore 14. HAVAS inglese – "Si apprende che presto sarà fatto un intervento straniero su governo italiano, a carattere piuttosto energico, sul problema degli ebrei stranieri" Mussolini dovrebbe mantenere la promessa fatta a Chamberlain sulla proroga dell’espulsione. " Se non sarà raggiunto un accordo, il Ministero dell’Intarno italiano potrà ordinare l’arresto in massa degli ebrei stranieri, dopo il 12 – 3 – 39, esentando solo coloro che potranno dimostrare di essere sul punto di partire" Si teme che molti degli espulsi avranno la sorte toccata agli ebrei polacchi residenti in Germania, che furono inviati alla frontiera con treni chiusi e abbandonati nella cosiddetta terra di nessuno. A 16 b.1

22 febbraio - Telegramma urgente a mano da Ministero dell'Interno a Ministero Affari Esteri: si propone di chiedere alla Demorazza come comportarsi con gli stranieri che dovrebbero lasciare l’Italia entro il 12 marzo.

28 febbraio - Telegramma n. 3024R da Ministero Affari Esteri a Ministero dell'Interno: Questo ministero concorda con la proposta di interpellare la Demorazza allo scopo di soprassedere ad ogni provvedimento di espulsione nei riguardi degli stranieri che trovansi nelle condizioni indicate nel telegramma stesso.

2 marzo - Ministero dell'Interno, Direzione Generale di Pubblica Sicurezza a Demoraza -  Oggetto: ebrei stranieri, uscita dal regno: "Come è noto moltissimi stranieri di razza ebraica tenuti a lasciare il regno entro il 12 -3 hanno prodotto istanza tendente a poter rimanere in Italia in deroga alle disposizioni vigenti o ad ottenere proroga di qualche mese, perchè in attesa di sistemarsi altrove. Poichè si approssima la data indicata, questo ufficio, sentito il parere del Ministero Affari Esteri , sarebbe d'avviso che venissero impartite alle prefetture del regno disposizioni perchè soprassiedano, anche dopo la scadenza del termine stabilito, ad ogni provvedimento nei confronti degli stranieri di cui innanzi, in attesa delle decisioni che verranno prese da codesta DG. (Senise, capo della polizia)(appunto: presi accordi con sua ecc. Bocchini perchè si diano urgentissime istruzioni ai questori sul .... suindicato)

Senza data - Da Demorazza a Direzione Generale di Pubblica Sicurezza - Oggetto: applicazione art.24 legge  razza: " Nella impossibilità di esaminare in tempo utile, per le conseguenti determinazioni di competenza, le numerose istanze (oltre un migliaio) prodotte da ebrei stranieri, intese ad ottenere l'autorizzazione a risiedere nel regno oltre il termine fissato dall'art. 24 della legge per la difesa della razza, si prega codesta DG di soprasedere ai provvedimenti di espulsione solo per quegli ebrei che abbiano già presentato domanda, impartendo ai questori opportune disposizioni affinchè sia tollerata nel regno fino a che questa Direzione Generale non avrà comunicato le decisioni adottate per ogni singolo caso. Se ci fossero casi che riguardino persone la cui permanenza nel regno non fosse, a giudizio di codesto on. uff da ritenersi desiderabile, si gradirà esserne subito informati per esaminare e decidere d'urgenza le relative istanze.

22 marzo -  Da Ministero Affari Esteri  a Ministero dell'Interno: "Sarebbe molto interessante conoscere se si è mai verificato il caso di cittadini tedeschi di religione ebraica con sul passaporto la lettera J ai quali sia stato rifiutato il rientro"

14 aprile -  Il Ministero dell'Interno chiede ai prefetti di relazionare su quanti ebrei germanici, contrassegnati sui documenti con la lettera J sono entrati nel paese: ci sono le risposte di tutte le province. Le segnalazioni più numerose provengono dalle province di Milano, Venezia, Roma e Trieste

24 giugno - Ministero dell'Interno, Direzione Affari Generali e Riservati -  Dispaccio circolare n. 10/383-c Oggetto: concessione visti di transito e soggiorno apolidi: "il regio Ministero dell'Interno ha fatto presente che, ai fini della vigilanza da esercitarsi sugli apolidi che transitano o si recano in Italia per limitati soggiorni, tornerebbe utile che fosse indicato se trattasi o meno di elementi di razza ebraica" Bastianini

16 agosto -  Ministero Affari Esteri  a Ministero dell'Interno e Ministero Cultura Popolare (dir gen. Turismo) - Oggetto: ebrei stranieri residenti all'estero: soggiorno e transito nel regno: " Questo ministero conviene con il Ministero dell'Interno sull'opportunità di adottare le misure più severe onde impedire l'afflusso degli ebrei in Italia. A tale riguardo si potrebbero distinguere i paesi che hanno una legislazione razziale dagli altri e, lasciando invariate le disposizioni attualmente vigenti nei riguardi degli stranieri di razza ebraica appartenenti a stati che non hanno leggi razziali, vietare l'ingresso nel regno, salvo qualche rara eccezione, e tranne il caso che fossero in transito, a tutti gli ebrei germanici (sia che essi appartengano al territorio del vecchio reich che a quello ex austriaco, sudetico o al protettorato della Boemia e della Moravia) e agli ebrei polacchi e, se necessario, ungheresi e romeni, qualunque sia il passaporto del quale fossero in possesso. Sulle modalità pratiche e per quanto concerne il turismo questo ministero si rimette al Ministero Cultura Popolare.

19 agosto -  Circolare 443/76596 del Ministero dell'Interno, Direzione Generale di Pubblica Sicurezza “Come è noto con circolare n. 443/59059 del 19 marzo scorso venne tra l’altro disposto, per favorire l’industria turistica, che gli ebrei stranieri residenti all’estero fosse consentito di venire nel Regno e fermarvisi temporaneamente a scopo di turismo, diporto, cura, studio o affari. Essendosi ora verificato che centinaia di ebrei stranieri, specialemente tedeschi e polacchi, la maggior parte nullatenenti, costretti a lasciare i paesi di residenza, si sono recati in Italia con pretesto di uno dei motivi anzidetti e si sono qui fermati oltre il termine del permesso loro concesso, creando difficoltà per allontanarli dal Regno, questo Ministero […], è venuto nella disposizione di sospendere l’afflusso di tali elementi indesiderabili. […] Pertanto si prega di disporre che agli ebrei germanici, polacchi, ungheresi e romeni nonché a quelli di qualsiasi nazionalità provenienti dalla Germania, sia vietato, sino a nuovo ordine, l’ingresso nel Regno. Va fatta eccezione soltanto per coloro che transitano nel Regno allo scopo d’imbarcarsi nei nostri porti per l’estero, sempre che, però, siano munii di regolare biglietto d’imbarco e del visto d’ingresso nel paese ove sono diretti […] e siano forniti di sufficienti mezzi economici”. Senise

23 agosto - Da Ministero Affari Esteri  a Ministero dell'Interno: si cita una nota dell’ambasciata di Berlino che ringrazia per le informazioni sugli ebrei tedeschi entrati nel regno. La stessa nota chiede se erano in transito (si compiace) Se invece si sono stabiliti, chiede controllo sui reali motivi della loro venuta "Data la situazione fatta agli ebrei in Germania, è escluso che possano ottenere lettere di credito a scopo turistico" La situazione impone "il gravoso compito di doverli riconsegnare forzatamente all’autorità di frontiera prima della scadenza del passaporto"

2 settembre -  Ministero dell'Interno, Direzione Generale di Pubblica Sicurezza a Ministero Cultura Popolare, Ministero scambi e valute, Demorazza - Oggetto: transito nel regno di ebrei stranieri residenti all'estero: "Con la circolare inviata in copia a codesto ministero con nota 76590 del 24 agostoè stato consentito il transito nel territorio nazionale agli ebrei stranieri in possesso di visto per lo stato al quale sono diretti. Senoncheè, a seguito di recenti avvenimenti internazionali, non vi è più possibilità di imbarco nei porti nazionali, mentre potrebbero, da un momento all'altro, sopraggiungere difficoltà di passaggio alle frontiere terrestri. Ciò premesso, la scrivente a parziale modifica della citata circolare, ritiene opportuno disporre perchè, fatti salvi casi speciali, sia vietato il transito nel regno agli ebrei germanici, polacchi, ungheresi e romeni, nonchè a quelli di qualsiasi nazionalità provenienti dalla Germania. Prima di disporre in tal senso, si gradirà conoscere l'avviso di codesto min. Senise

24 novembre – Da Ministero dell'Interno, Direzione Generale di Pubblica Sicurezza a Ministero Affari Esteri - Oggetto: Comitato di assistenza agli Ebrei in Italia. Si trascrive il rapporto della prefettura su un comitato milanese con sede in viale Vittorio Veneto n. 12, costituitosi nel 33 per assistere profughi germanici, poi, dopo l’annessione dell’Austria, per assistere ebrei profughi e che, in seguito alla promulgazione delle leggi razziali, assume l’odierna denominazione, con finalità di assistenza per tutto il regno agli ebrei di qualsisasi nazionalità. Funzioni: aiuto economico, ricovero profughi, emigrazione. Due terzi degli israeliti costretti ad allontanarsi dal regno in seguito alle disposizioni legislative per la difesa razziale si sono recati all’estero con l’aiuto di questo comitato. Presi ordini dal duce è stato disposto perché il comitato di cui trattasi sia disciolto.

25 novembre -  Il prefetto di bologna scrive che "in relazione ai recenti avvenimenti internazionali, che hanno portato allo sfacelo dello stato polacco, ragguaglio MI sulla situazione dei sudditi polacchi residenti a Bologna: 38 quasi tutti studenti, 15 appena laureati di cui tre donne (una moglie ) 33 ebrei. Vivono in situazione di estremo disagio, non possono tornare in patria, non possono procurarsi visti di transito; il consolato polacco non è in grado di fare nulla in loro favore; chiede come comportarsi (scrive, ma è cancellato con matita viola, che all’università di Bologna sono iscritti 200 stranieri di cui 74 ebrei)