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La zona annessa: la provincia di Lubiana

Nella "provincia di Lubiana" risiedevano 45 ebrei nativi del luogo i quali, nelle prime settimane dell'annessione non vennero considerati "ebrei stranieri" e quindi non sottoposti alla normativa fascista riguardante l'internamento. Inoltre il numero dei profughi che erano giunti nella città era inferiore rispetto alla provincia di Fiume ed alla Dalmazia, pur raggiungendo, secondo alcune stime, il consistente numero di 1500.
Fu la Delasem, la cui attività nella zona non era stata ostacolata, a proporre l'internamento in Italia. I trasferimenti iniziarono già a fine luglio del 1941 e proseguirono ad intervalli regolari anche nei mesi successivi. In un primo momento i profughi vennero inviati soprattutto a Ferramonti, ma in seguito furono destinati quasi senza eccezioni all'internamento libero nei comuni.
In base a quanto si può evincere da una comunicazione inviata dall'Alto commissario per la provincia di Lubiana al Ministero dell'interno, datata 10 settembre 1941, l'internamento riguardò tutti gli ebrei presenti a Lubiana, divisi come segue:

  1. le famiglie giunte nella città dopo l'annessione
  2. gli ebrei celibi e nubili giunti dopo l'annessione
  3. le famiglie domiciliate nella città anteriormente all'annessione
Nella comunicazione viene anche precisato il numero di coloro che potevano mantenersi da soli, ed è per essi che viene richiesto l'internamento in località militarmente non importanti, mentre per gli altri viene richiesto l'invio in un campo di concentramento, cosa che in realtà era già avvenuta, visto che un primo gruppo era giunto a Ferramonti il 31 luglio del 19411.
Dal database presente nel sito risulta finora che, tra residenti e profughi, furono internati in Italia 575 ebrei provenienti da Lubiana. La maggior parte di essi (218) fu destinata a Ferramonti o, comunque, nelle località di internamento in provincia di Cosenza. Presenze significative le troviamo anche nelle province di Vicenza (79), Treviso (22), Sondrio (13), Rovigo (44), Bergamo (15), Belluno (36), Asti (45), Aosta (18). Non mancano, però, presenze in varie province dell'Italia centrale ed in altre dell'Italia settentrionale.
Dei 575 internati risultano deportati 29.
Tra i sopravvissuti ritroviamo, dopo la fuga o la liberazione e a seconda del luogo in cui si trovavano, numeri significativi in Svizzera (66), a Fort Ontario (NY-USA) (79), a Bari (58), a Santa Maria al Bagno in provincia di Lecce (25), a Roma (24), a Pescara (6).
Tre furono gli emigrati e cinque i morti durante l'internamento.



Storia della famiglia Weiss

Dal database: elenco degli internati provenienti da Lubiana.


1 ACS, PS, A16, stranieri ed ebrei stranieri, busta 11, "Lubiana"

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