Le fonti indirette Gli ebrei internati nel campo di RAB - Identificazione e destino Le sigle per le fonti

Il destino


Le prime informazioni raccolte in merito al destino degli internati sono quelle contenute nel primo elenco croato consultato, arricchite, successivamente, dai dati estratti dal database di Melita Svob e dall'elenco di Jasha Romano.

Unendo le tre fonti, è stato possibile individuare chi tra gli internati è rimasto a Rab dopo l'8 settembre del 1943, chi è passato alla Resistenza, e l'indicazione del corpo combattente al quale ha aderito, chi è stato ucciso in battaglia, chi è stato catturato, chi ha raggiunto altre località sulla terra ferma senza che venga detto se per combattere o come rifugiato. Queste informazioni sono state raccolte nella tabella che segue. I dati in essa contenuti non sono sommabili, in quanto per alcuni deportati è presente più di una delle informazioni cui fa riferimento la tabella.

Tabella 3 - Dopo la liberazione

 

Dal database di Melita Svob si è recuperata anche qualche informazione su chi è sopravvissuto alla guerra o su chi ne è rimasto vittima.
Sulla deportazione la fonte principale è stata il database delle vittime della Shoah presente sul sito del museo dello Yad Vashem; questa viene indicata con due sigle: YV [visualizza elenco in PDF] per gli internati che, successivamente alla chiusura del campo, sono rimasti vittime della Shoah, ma la cui presenza a Rab viene segnalata solo dalle pagine di testimonianza e YVR [visualizza elenco in PDF] per quelli per i quali questa presenza viene registrata già nelle prime informazioni.
Notizie sulla deportazione nei lager nazisti o in quelli croati sono state raccolte anche attraverso la consultazione del database di Melita Svob e sulla versione on line de Il Libro della memoria di Liliana Picciotto, segnalata nel database con la sigla LDM [visualizza elenco in PDF].
L'autrice, in uno dei saggi che accompagnano il libro scrive, infatti, che i tedeschi, giunti ad Arbe il 22 marzo 1944 trasportarono nella Risiera di Trieste da 200 a 300 ebrei arrestati sull'isola, trasferendoli via mare a Sušaki.
L'acquisizione dei nomi e dei dati anagrafici, per quanto non sempre completi, unita a quella di maggiori informazioni su quanto accadde agli internati nei mesi successivi all'armistizio ed alla fuga dei militari italiani dal campo, ha consentito di aggiungere nuove informazioni e, quindi, di individuare anche altri deportati.
Il numero degli ex internati a Rab vittime della Shoah risulta essere, allo stato delle ricerche quello illustrato nella tabella che segue:

Tabella 4 - La deportazione

 

Per quanto riguarda il luogo di arresto, dalla tabella risulta - allo stato delle ricerche - che il numero degli ex internati arrestati nel campo in cui erano rimasti è inferiore a quanto si legge ne Il libro della memoria. La maggioranza, infatti, risulta arrestata nei luoghi in cui si era rifugiata sotto la protezione dei partigiani o in quelli nei quali stava combattendo.
Inoltre, nelle fonti consultate - il database delle vittime della Shoah presente sul sito dello Yad Vashem e quello realizzato dalla storica croata Melita Svob, nonché le notizie sui singoli internati raccolte da Jasha Romano - non sono state rinvenute informazioni che consentano di verificare il passaggio attraverso la Risiera prima della deportazione.
La destinazione della deportazione, tra l'altro, viene riportata solo per un numero limitato di persone. Essa risulta essere Auschwitz, ma anche, in qualche caso, Dachau e Buchenwald; viene segnalato, inoltre, l'internamento nei campi di sterminio croati, come Jasenovac e Lobograd.
Le fonti, però, lasciano a volte dei dubbi sulle identificazioni, anche in presenza della coincidenza di quasi tutti o, addirittura tutti i dati.
In più esse non sempre sono univoche e forniscono informazioni diverse se non addirittura contrastanti. Nell'impossibilità di dirimere tra le varie versioni, si è deciso di segnalare i dubbi e i casi controversi in due apposite colonne del database, nella speranza che ricerche future possano risolverli.
La tabella che segue quantifica i maggiori casi di incertezza rilevati nel confronto tra le varie fonti

Tabella 5 - Deportazione incerta


i Liliana Picciotto Il libro della Memoria. Gli ebrei deportati dall'Italia (1943-1945), Mursia, Milano, 2002 pp. 937-938

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