La deportazione Fiume ed Abbazia: Indice Le fonti

La salvezza


In base alla documentazione rinvenuta finora, sono 83 gli internati da Fiume ed Abbazia dei quali si conosce il luogo in cui si trovavano subito dopo la fuga dalle località di internamento o la liberazione dai campi in cui erano ristretti.
Diverse le considerazioni che la tabella allegata al testo permette di fare.
E' facile notare, e l'osservazione può essere scontata, che gli ex internati nelle province di Como, Varese, Padova, ma anche Modena, trovarono rifugio in Svizzera.
Un'altra osservazione immediata riguarda il prevalere della presenza nei vari campi UNRRA istituiti dagli alleati nell'Italia meridionale liberata, a Bari, a Taranto, a Lecce, di ex internati provenienti da Ferramonti, da Campagna o dai paesi della Basilicata.
Facile anche comprendere le ragioni di vicinanza che giustificano lo spostamento di ex internati dalla provincia dell'Aquila a Roma, dove pure era stato istituito un campo UNRRA, a Cinecittà. Difficile, allo stato attuale delle ricerche, però, ricostruire le date esatte di arrivo nella capitale, per verificare se tra di essi si trovasse anche qualcuno di quelli che, arrestati dai tedeschi mentre tentavano di attraversare le linee per raggiungere in sud e consegnati alle autorità italiane, riuscirono a fuggire e ad evitare la deportazione.
Analoga osservazione va fatta per gli ex internati nelle province di Teramo o Chieti che sembrano vicine ai luoghi di raccolta, ma che ebbero vicissitudini belliche drammatiche che spinsero molti degli internati a fuggire quando ancora si combatteva lungo la linea Gustav.
Altrettanto difficile, ma il dato attuale appare comunque interessante, ricostruire il viaggio verso la salvezza di quegli ex internati provenienti dal Nord presenti nell'elenco. Se non c'erano stati spostamenti precedenti finora non conosciuti, si tratta sicuramente di persone che si erano esposte a mille rischi per attraversare l'Italia in guerra, prima di raggiungere le regioni dell'Italia centro-meridionale.
Interessante infine notare come anche tra questo gruppo di ex internati sia significativo il numero di coloro che raggiunsero gli Stati Uniti, accettando l'ospitalità a Fort Ontario (vedi saggio) loro offerta dal presidente Roosevelt.


Dall'internamento alla salvezza (tabella in formato PDF)

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